Le Linee guida per il restauro degli apparati decorativi costituiscono un documento ad integrazione dell’intervento di recupero e risanamento conservativo con miglioramento sismico della Chiesa di S. Rocco detta della Madonna di Lourdes a Reggiolo, eseguito dopo il sisma del 2012.
Le indicazioni riguardano interventi su intonaci e dipinti murali, decorazioni su elementi lignei e lapidei, pavimentazioni, vetrate e arredi fissi. Si è trattato anche il tema delle coloriture esterne, suggerendo in via indicativa alcuni approfondimenti ed analisi ulteriori.
Gli studi storici e le elaborazioni sono definiti secondo diverse fasi: esame di documenti d’archivio inediti, indagine diretta e approfondimenti diagnostici progressivi. Per ogni area tematica sono descritti materiali costitutivi, iconografia, tecnica esecutiva, stato di conservazione e proposte di intervento, distinguendo strati superficiali e protettivi, pellicola pittorica e preparazione, supporto, struttura di sostegno. Per le voci necessarie alla schedatura sono state adottate le definizioni dell’ICCD e gli altri riferimenti schedografici di maggiore diffusione più adatti al caso.
Gli interventi individuati nel progetto e la loro quantificazione sono da intendersi indicativi: si prevede di procedere ad approfondimenti e saggi preliminari mirati in fase di cantiere. Le Linee guida forniscono un quadro di coerenza necessario per impostare le indagini, individuare gli interventi e ottenere le autorizzazioni da parte degli Enti di tutela, da coinvolgere durante ogni fase conoscitiva ed esecutiva
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progetto preliminare di riparazione post sisma della chiesa di s. maria assunta a reggiolo
La chiesa di S. Maria Assunta a Reggiolo, documentata a partire dalla fine del XVI secolo su probabile base precedente e quasi completamente ridefinita su progetto di Cesare Costa tra la metà e gli ultimi decenni del XIX secolo, rappresenta un’emergenza monumentale di grande rilievo per il centro di Reggiolo. Il sisma del 2012 ne causa il forte danneggiamento, soprattutto nelle strutture voltate, per lesioni diffuse, dislocazioni e crolli parziali.
Sulla base di uno studio storico-archivistico corposo, grazie al quale sono stati rinvenuti materiali inediti, e a seguito di un rilievo mirato, indispensabili per individuare le unità strutturali e redigere le schede di qualità muraria, il progetto preliminare individua le operazioni necessarie per la riparazione dei danni causati dal sisma e il recupero della sicurezza propedeutica al ripristino della fruibilità pubblica. Sono definiti interventi di rafforzamento locale, e criteri-guida per il restauro e le operazioni per il recupero delle finiture e delle decorazioni. Particolare attenzione è dedicata al miglioramento delle connessioni necessarie tra componenti strutturali senza alterare le caratteristiche di rigidezza e il comportamento globale dell’edificio, prevendendo interventi compatibili con le caratteristiche costruttive e figurative per materiali impiegati, tecniche esecutive, durabilità.
Le opere sono articolate secondo due stralci esecutivi e distinte in base alle diverse unità strutturali. Nell’insieme costituiscono un corpus organico di operazioni sia sotto il profilo strutturale che architettonico secondo il principio di minimo intervento, tenuto conto delle necessità di riparazione e inibizione dei meccanismi di collasso.
I singoli interventi sono suscettibili di approfondimenti da determinare con il progetto esecutivo, proseguendo il processo di conoscenza e di affinamento progettuale